L’usabilità non riguarda solo i siti o i software, ma anche oggetti di uso comune. Ad esempio, una bustina di zucchero come questa:
Sul retro è rappresentata una campagna informativa antincendio con tanto di numero verde. La bustina esiste realmente: mi è capitato di notare il numero verde solo dopo averla aperta, ma il numero non era più leggibile:
E’ del tutto prevedibile, anzi, è normale che le bustine di zucchero perdano le estremità dopo l’apertura. Dunque quella zona non dovrebbe contenere messaggi rilevanti, perché è alto il rischio che il destinatario se li ritrovi illeggibili. Naturalmente nel nostro esempio potremmo sostenere che il numero verde sia recuperabile prendendo un’altra bustina intatta. Ma perché creare un’occasione in cui il messaggio possa andare sprecato, se la soluzione è a portata di mano?
Una progettazione “usabile” avrebbe privilegiato una soluzione del genere:
La parte da ricordare del messaggio occupa la parte centrale (immagine a sinistra). Dopo lo strappo infatti (a destra) il numero verde è ancora perfettamente leggibile.
La progettazione deve tener conto dei contesti d’uso. Se la bustina fosse un’opera d’arte esposta in una teca, questi discorsi non avrebbero senso. Diversi canali distributivi e diversi supporti fisici richiedono un’adeguamento nella costruzione del messaggio, per tener conto dell’uso reale che si farà dell’oggetto che supporta la comunicazione.
L’esempio della bustina da zucchero non è poi così estremo. Quando si progetta un manifesto murale, infatti, è buona norma non collocare ai margini del manifesto le informazioni importanti. La ragione risiede nel fatto che nell’affissione spesso i manifesti adiacenti si sovrappongono parzialmente, e le informazioni poste sui margini vengono così nascoste. Per ogni canale e per ogni supporto fisico esistono linee guida progettuali che bisognerebbe conoscere e rispettare. Laddove non sono esplicite, si possono desumere analizzando i contesti d’uso quotidiani, osservando la realtà. Anche questo (o forse proprio questo…) è design dell’interazione.